Hack for project
In occasione dell’open day previsto per sabato 11 gennaio 2020 dalle ore 15.00 alle ore 19.00, presso il Liceo artistico di Sesto F.no (FI), ai ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo grado, abbiamo proposto di partecipare ad un’attività di progettazione sotto forma di sfida, da realizzare con il supporto di studenti e studentesse della nostra scuola nel ruolo di tutor. L’attività si è svolta nell’arco del pomeriggio e negli spazi attrezzati della scuola con la presenza di docenti d’indirizzo. Gli studenti in visita, organizzati in piccoli gruppi, si sono messi alla prova in un’attività che gli ha consentito di dare forma alla propria creatività: dall’ideazione alla realizzazione, utilizzando tecniche tradizionali e digitali. Ogni gruppo, al termine del pomeriggio, ha presentato il proprio progetto ed una giuria, composta dalla Dirigente, Laura Lozzi, da un genitore ed un rappresentante degli studenti dell’Istituto, ha decretato il gruppo vincitore assegnando un premio.
I ragazzi e le ragazze, attraverso le quattro fasi della metodologia dell’hackathon (esplorazione ed analisi, ideazione, prototipazione e condivisione) hanno sperimentato una modalità collaborativa e creativa per dare forma alle idee relative al progetto di un portacellulare sostenibile, funzionale ed innovativo.
I progetti realizzati da ogni gruppo sono stati il frutto di confronto e sperimentazione tra studenti provenienti da diverse scuole secondarie di primo grado del territorio che, pur non conoscendosi, hanno unito le proprie idee per un progetto comune che si è trasformato in prototipo, realizzato con l’argilla ed accompagnato da una presentazione digitale.
La metodologia hack consente di unire forma e contenuto, didattica tradizionale e digitale. Molti ragazzi tutor hanno fatto propria la lezione degli hackathon a cui in precedenza avevano partecipato e si sono sentiti in dovere di guidare l’attività progettuale dei partecipanti all’Hack for Project, contribuendo al successo dell’iniziativa. Orientare sperimentando, divertendosi, creando ponti tra generazioni è la scuola che ci piace, è la scuola che prende per mano il futuro.